mercoledì 24 ottobre 2012

LE VERITA' SUL TERREMOTO DELL'AQUILA


Non si tratta di prevedere i terremoti, come molti giornali, studiosi, anche internazionali hanno affermato. Si tratta di non rassicurare inutilmente le persone, quando esiste un pericolo reale, mettendo a repentaglio la loro vita.

In Abruzzo le scosse di terremoto c’erano da mesi. Più di duecento, con cadenza praticamente quotidiana. L’allarme tra la popolazione era forte e quando il 29 marzo 2009 la terrà tremò per l’ennesima volta, con un' intensità del 4°, la popolazione scese  nuovamente nelle strade. A confermare le loro paure arrivò l'allarme del ricercatore Giampaolo Giuliani, che prevedeva l’arrivo di una forte e imminente scossa tra Sulmona e l’Aquila.

In questo clima si inserisce la riunione della Commissione Grandi Rischi del 1 aprile. Convocata non per valutare i reali rischi, ma con altre e diverse finalità. “Vengono i luminari – disse il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, in un’intercettazione telefonica – è più un’operazione mediatica. Loro diranno: è una situazione normale.. non ci sarà mai la scossa, quella che fa male”. 


venerdì 12 ottobre 2012

Crisi e onestà, una piccola speranza


Non mi meraviglio. Degli scandali della Regione Lazio. Dei voti comprati alla mafia dall’Assessore alla Casa della Regione Lombardia. Dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguità mafiosa, con 40 dipendenti, tra cui funzionari e dirigenti, riconducibili direttamente alle cosche. Delle spese folli della Regione Sicilia.

Questo sistema è stato costruito sul malaffare, sull’inganno, sugli “inciuci”. E mi dispiace dirlo, anzi ridirlo, soprattutto da una parte politica e una classe dirigente ben identificabile. Le persone oneste, quelle capaci, quelle in grado di costruirsi una carriera ed una professionalità senza ricorrere alle raccomandazioni dei potenti di turno, al favore dell’amico, allo scambio reciproco (un appalto in cambio di cosa?) in questi anni sono state messe da parte, ignorate, annichilite. Tutto quello che è emerso, è spesso riconducibile a qualcosa di marcio.


giovedì 4 ottobre 2012

LA RIVOLUZIONE PUO' ATTENDERE


Puntuali. Come sempre. Ad ogni moto di piazza negli Stati vicini, ad ogni nuovo scandalo, si leva sul web la protesta mediatica. Foto, slogan, persino qualche articolo, che ci indicano come un popolo “pecorone” rispetto agli altri che in questo momento protestano vivacemente e violentemente. Una lettura dei fatti che può essere vera per il passato, ma che a mio giudizio non fotografa con precisione la situazione italiana.





NEL VIDEO: Scene che non vorremmo mai vedere, la Polizia Spagnola come al G8 di Genova