martedì 18 febbraio 2014

La Direzione del Pd con Regole da Facebook


Su Facebook esiste il tasto “Rimuovi dagli Amici”. Con un semplice e veloce Clic possiamo cancellare dalla nostra vita un amico, un conoscente o un semplice amico virtuale. Senza dare spiegazioni e magari per banali motivi, come il fatto che abbia espresso opinioni diverse dalle nostre dal punto di vista politico.


La stessa cosa è successa Giovedì scorso nella Direzione Pd. Senza fornire spiegazioni plausibili, il Sindaco di Sesto San Giovanni e un centinaio di colleghi hanno deciso, con una maggioranza schiacciante, di sfiduciare il Presidente del Consiglio Enrico Letta e di dare fiducia al giovane e ambizioso Renzi (#enricostaisereno).



L’unica differenza è che con la velocità di un "Clic" stavano decidendo il futuro di milioni di italiani. Centotrentasei persone su centocinquantaquattro, molti dei quali rappresentanti delle comunità locali non eletti in Parlamento, si sono arrogati il diritto di esautorare un Presidente del Consiglio, senza fornirci spiegazioni.

Forse schiacciati dalla lunga onda anti-Letta (casualmente esplosa dopo l’espulsione di Berlusconi dal Senato), dalle continue critiche di Confindustria, dalla pressione della Stampa Nazionale, dai finti e pompati Scoop di tale Alain Friedman, il “direttorio Pd” pensava che la decisione fosse scontata e che non necessitasse di argomentazioni, ma solo di una presa d’atto, di una dichiarazione di voto.

Ma non è cosi. E gli ultimi sondaggi lo chiarivano bene: quasi l’80% degli italiani non gradiva quel passaggio di consegne, soprattutto per le modalità con cui avveniva. Contravveniva alle parole e ai principi a cui Renzi stesso diceva di ispirarsi, dando vita ad uno spettacolo penoso con parole sbiascicate, proclami e citazioni poetiche da Terza Media. 

Quando viene presa una decisione che riguarda non solo un Partito, ma tutta la Nazione, non servono citazioni poetiche. Serve un ragionamento, delle spiegazioni, delle considerazioni o argomentazioni, degne di un passo cosi importante. Perché Enrico Letta non è più all’altezza del suo compito? Perché Renzi lo è? Dove ha sbagliato Letta? Cosa promette Renzi? Qual è il suo programma per il Paese?


Per una decisione cosi importante mi aspetto tutto questo. Non un semplice e veloce “Clic” con il quale eliminiamo un amico virtuale o come nulla fosse, un Presidente del Consiglio. 


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