lunedì 12 agosto 2013

L’IMU, UNA BATTAGLIA POPULISTA


L’abolizione dell’Imu è da tempo un cavallo di battaglia del Pdl. Ma non ha nessun impatto positivo sulle nostre tasche. La prova è negli effetti nefasti che portò nel 2008 l’abolizione della vecchia Ici. Una serie di balzelli messi dai singoli Comuni per rimpinguare le loro esigue casse. Con il Governo Nazionale presieduto dall’ex Cavaliere che in tre anni ci avrebbe portato sull’orlo del collasso economico.

IL TAGLIO DELL’ICI - Nel 2008 arrivò il tanto propagandato taglio dell’ICI sulla prima casa, che ci avrebbe liberato dal pagamento della tassa di “proprietà”. Poche centinaia di euro per ogni nucleo familiare, in cambio di un enorme spot elettorale da utilizzare in ogni momento. Ma quei soldi risparmiati, li abbiamo versati a Comuni e Stato in altro modo.

A LATINA, STRISCE BLU E CIMITERO PRIVATO - Nel Comune di Latina, ad esempio, si è immediatamente proceduto ad un nuovo piano sosta. Un’ occupazione selvaggia del Centro cittadino, diventato tutto a pagamento. Le strisce blu sono comparse ovunque, persino nei pressi degli incroci, davanti ai cancelli. E nei dintorni di Ospedali e Case di Cura. Non rispettando la prescrizione di Legge, che obbliga l’accesso gratuito ad una percentuale di parcheggi di superficie.

Strisce blu che erano presenti già sul Lungomare. Ma il vero asso nella manica è stata l’affidamento della Gestione del Cimitero ad un privato per trent’anni. Nel Maggio 2009 morire non costava più 200 euro, ma 1200, con Lapide inclusa, ma obbligatoria. Un aumento di 1000 euro. Altro che Imu.

E allo stesso modo sulle strade della Provincia, pullulavano una serie di autovelox, messi nei posti più assurdi, talvolta quasi nascosti, non per assicurare la sicurezza stradale, ma per rimpinguare le casse dei vari Comuni.


PIU' 500% PER LE IMPOSTE LOCALI - Nel resto di Italia le cose non sono andate diversamente. Secondo un recente studio di Confcommercio – “negli ultimi venti anni le imposte riconducibili alle amministrazioni locali sono aumentate da 18 a 108 miliardi di euro, con un eccezionale incremento di oltre il 500% . Inoltre, nell'ultimo decennio, risulta quasi triplicata l'incidenza delle addizionali regionali e comunali sull'Irpef”. 

L’eliminazione dell’Ici è stata una misura isolata,  non inserita in un progetto globale. E non ha portato ad un progressivo abbassamento della tassazione, anzi ha avuto un effetto contrario.


ECONOMIA CHE NON CRESCE - Neanche a livello di Governo centrale queste poche centinaia di euro "risparmiati", hanno portato benefici economici. Negli anni in cui è stato al Governo l’ex Cavaliere l’economia italiana è cresciuta più lentamente di quella di qualsiasi altro paese del mondo, eccetto la Libia e lo Zimbabwe. Chi ora rivuole l'abolizione dell'Imu, cerca uno spot per il proprio tornaconto elettorale. Da rivendersi per le prossime elezioni. 



D’altronde, come dimostra l’aumento dei balzelli locali, non è una singola azione a portare benefici all’economia, ma un sistema di decisioni coeso e coordinato. Ed allora. Fermo restando, che vista la difficile situazione legata alla crisi l’Imu va rivista, con esenzioni e agevolazioni per i redditi più bassi, per adesso meglio pagare quanto dovuto. Tenere i conti dello Stato in ordine. Procedere con logicità nelle scelte economiche, senza spot elettorali e lavorare per far si che i Comuni riducano questa serie di balzelli, che rendono la nostra vita quotidiana un piccolo inferno.




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