mercoledì 30 gennaio 2013

SE I BAMBINI NON SOGNANO PIU'


Sono rimasto impressionato. Due minuti di video, che mi hanno lasciato un velo di tristezza. Intervistati da un programma di Rai Tre, a oltre una decina di bambini è stato chiesto cosa avessero fatto, se fossero stati Presidente del Consiglio per un giorno.


Mi aspettavo risposte ingenue e magari fantasiose. Qualcosa che mi avrebbe fatto sorridere. Chiudere la scuola per andare a giocare di più per esempio. O dare soldi ai poveri. O qualcosa completamente al di fuori dalle nostre visioni di adulti (o presunti tali). Invece. Niente. La burocrazia alla massima potenza. Questi bambini di una scuola elementare, parlano già da quarantenni assillati. La loro preoccupazione maggiore? Le tasse!!


Sarà stato solo un caso, forse. Sarà stato il senso di emulazione. Per cui tutti hanno risposto come il primo intervistato. O la ripetizione dei discorsi e delle preoccupazioni dei “grandi” o dei media; o la soggezione per la presenza invasiva delle telecamere. Ma più probabilmente anche loro sono il prodotto di questi anni vuoti, ben rappresentati dal berlusconismo. Di quest’epoca consumistica e nevrotica giunta ormai al capolinea. Che ha fatto delle persone dei prodotti di consumo. Uno uguale all’altro. Tutti in fila per tre. Senza essere in grado di produrre un pensiero autonomo, originale. Persino tra i bambini. E quella è la sconfitta più grande. A nove anni già li abbiamo ridotti a esseri non pensanti. E mi domando dove sia finita la loro fantasia.

Mi domando se i bambini abbiano il tempo per stare da soli, in una stanza, a costruire storie fantastiche con i loro giocattoli. Avventure spaziali, personaggi inventati, storie di auto o altro. O sono irreggimentati in una perfetta vita da soldatini? Scuola, tv, computer, sport, compiti. Sempre impegnati. Senza spazi vuoti. Senza lo spazio per poter elaborare, riposare, fantasticare. Creare.

Anche i piccoli possono avere dei pensieri autonomi, che saranno adeguati alla loro età, alla loro percezione e alla loro possibilità di esprimersi. Non cloniamoli, non facciamone dei piccoli adulti. Altrimenti tutto quello che riusciremo a creare è questo, dei perfetti ragionieri. Di nove, dieci anni. 


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