martedì 28 febbraio 2012

No Tav, come non fare ordine pubblico e informazione


                         
Non ho un’idea precisa sull’utilità o meno della Tav. Non è stato un argomento che ha finora suscitato la mia curiosità, per cui non ho letto articoli, né ho cercato informazioni sul web. Quel poco che so, l’ho appreso dalla televisione, in particolare dai telegiornali. E lì quello che arriva, è davvero poco. 



QUALE INFORMAZIONE - Come sempre i telegiornali sono concentrati sulla cronaca, che poco ci aiuta a capire realmente le cose. Fornendoci sempre i dettagli delle manifestazioni, degli scontri, del taglio o meno delle reti, insomma delle questioni di ordine di pubblico. Poco lo spazio dato alle ragioni o meno della protesta. La tv almeno quella pubblica, che da settimane ci sta assillando con il pagamento del canone, potrebbe fare uno sforzo in più e ogni tanto provare a informarci: a spiegarci anche le ragioni  e le contro ragioni di questa alta velocità.



giovedì 23 febbraio 2012

SCONTRI A ROMA, PENE ECCESSIVE



Sono rimasto un po' sorpreso nel leggere che due dei ragazzi arrestati per gli scontri del 15 ottobre a Roma, sono stati condannati a quattro e cinque anni di carcere. Una pena eccessiva per due motivi: uno storico, che riguarda quella giornata nel suo complesso; l’altra più particolare, legata all’arresto di questi giovani, avvenuto in serata quando il grosso degli incidenti era già finito e  quelle che si stavano verificando erano delle “scaramucce” rispetto alle violenze del primo pomeriggio.





Un momento, quello dell’arresto, che è stato ripreso da un video. Nelle immagini si vedono i ragazzi “accompagnati” da un folto gruppo di agenti in tenuta antisommossa, mentre una signora urla dal suo balcone: “Non sono loro, non sono loro che dovete prendere. Loro stavano buoni”. Un video che, stando a quanto riportato da un’agenzia di stampa, non è stato inserito, e ignoro il perché, nel fascicolo del Pm.


Ad inchiodare i due ragazzi sono state le testimonianze dei poliziotti, che hanno dichiarato di averli visti lanciare "pietre ed altri oggetti contundenti ed esplodenti" contro le forze dell'ordine e di aver usato anche "manici di piccone" e altri oggetti atti ad offendere. 



lunedì 20 febbraio 2012

Troppe code all'elimina-code dell'Asl. Una navicella spaziale nelle mani degli anziani


L’elimina code. L’ultima delle invenzioni dell’Asl del Lazio. Un sistema informatico per prenotare visite, pagare ticket e quant’altro, degno del centro spaziale della Nasa. Inserisci la tessera sanitaria e, per esempio, premendo per sei o sette volte lo schermo, riesci ad ottenere il bigliettino per il pagamento del ticket, con la possibilità addirittura di scegliere l’orario per presentarsi alla cassa. 


Devo dire che la prima volta che l’ho visto, la scorsa settimana, ho avuto un attimo di smarrimento. Non sapevo da dove iniziare. Poi inserendo la tessera e con qualche incertezza sono riuscito ad ottenere quello che cercavo. Alla fine sono pur sempre una persona che usa ogni giorno il computer, da tempo ormai immemorabile, e che riesce ad affrontare situazioni nuove.

Non è andata meglio a qualche anziano, che stava dietro di me e al quale ho dovuto subito prestare l’esperienza appena acquisita. E come lui, anche altri, hanno avuto più di qualche difficoltà ad usare questo futuristico elimina-code, che esiste da più di un anno. “Da quando c’è questo sistema lavoriamo più di prima” – ha commentato laconica una dipendente. E non mi meraviglia. A usufruirne sono maggiormente gli anziani, che hanno poca dimestichezza con l’informatica e qualche riflesso ormai appannato.



mercoledì 15 febbraio 2012

In Italia si muore. Di superficialità.



In Italia si muore. E’ triste dirlo. Ma le cose stanno cosi. Si muore per la pioggia, si muore in crociera, si muore per il freddo, si muore sotto i palazzi.  Lo scorso anno sono state ventotto le vittime delle alluvioni. Trentadue i morti del naufragio della Costa Concordia. Sessanta circa quelli causati dal freddo glaciale di questi giorni. Cinque le donne vittime del crollo della palazzina di Barletta.



Non sono di quelli che pretendono che quando arrivano eventi eccezionali e inusuali, come quelli meteorologici che si sono verificati negli ultimi mesi, non si debba soffrire nessun disagio. La natura ha i suoi ritmi e le sue leggi. E   va rispettata. Detto questo non è neanche normale, che ci si arrenda alla prima neve: treni bloccati, città paralizzate, gente che muore. Più che nei restanti paesi europei, se si escludono la Polonia e l’Ucraina, dove il freddo è davvero siberiano e l’economia arretrata, in teoria, rispetto a quella che era la settima potenza mondiale.  

giovedì 9 febbraio 2012

L’assicurazione? Per un disoccupato costa di più..

E’ tempo di crisi. Come è normale che sia in momenti di difficoltà tutti fanno il possibile per venirsi incontro. Bisogna dirlo, gli italiani si aiutano! Cosi ad esempio, le compagnie assicuratrici, hanno proposto dei prezzi di favore per i disoccupati: un Rc per un’auto media, con quattro anni di vita senza incendio e furto, costa solo 442 euro. Un impiegato, invece, regolarmente assunto paga.. 412 euro!!!!

Ebbene si. L’impiegato ha un prezzo di favore rispetto al disoccupato! Non dovrebbe essere il contrario? Quale sia la ragione di questa scelta lo ignoro. Che i disoccupati siano più inclini a fare incidenti rispetto agli impiegati? Forse presi dalla noia e dal nervosismo per la loro situazione sbandano e vanno a sbattere contro i pali. O gli alberi laddove ci siano…

O forse, sempre per la loro situazione economica precaria, potrebbero pensare con più frequenza a qualche truffa ai danni delle assicurazioni. In un paese normale le truffe dovrebbero essere un’eccezione, ma la cronaca quotidiana italiana ci insegna il contrario. Chissà che le assicurazioni non considerino i disoccupati una categoria a rischio...

martedì 7 febbraio 2012

Sindaci o show - man? Più in tv a polemizzare, che in cabina di regia ad organizzare


Il sindaco Alemanno subito mi ha voluto smentire. Nel mio precedente articolo/post criticavo le polemiche pretestuose arrivate dopo la sua decisione di chiudere le scuole. L’avevo scritto appena i primi fiocchi stavano cadendo sulla capitale. Per gli amanti della visione dicotomica delle cose, della serie o di qua o di là, quelle parole potrebbero persino essere lette come una difesa dell’ex ministro di An. Ma era una semplice osservazione della realtà.  


A levare ogni dubbio ci ha pensato comunque il sindaco. O ex sindaco per qualcuno. Da venerdì sino ad oggi ha offerto uno spettacolo davvero indecente. Invece di preoccuparsi di risolvere nel migliore modi la confusione nata da quella nevicata storica, è passato da un programma televisivo all’altro, tentando di accusare tutti quelli che gli capitavano a tiro: il capo della Protezione Civile, il presidente della provincia Nicola Zingaretti, ma in questo caso non so se ci abbia visto male, la Regione Lazio della sua “amica” Renata Polverini. E sicuramente ne dimentico qualcuno.


Uno show mediatico, isterico, davvero di cattivo gusto, se si pensa che in quello stesso momento migliaia di persone stavano davvero in difficoltà nel resto di Italia. E alcune hanno perso la vita: le vittime legate al freddo sono al momento venticinque. 


venerdì 3 febbraio 2012

COSA C'E' DIETRO L'ALLARME NEVE DI ALEMANNO?!? E TRENITALIA.. RALLENTA..


Piazza di Spagna sotto la neve

Non amo le polemiche pretestuose. Nevica, venerdi 3 febbraio alle 15, in tutta Italia. O quasi. Con precipitazioni davvero inusuali per la nostra penisola. Di quelle che avvengono ogni 20, 30 anni. Con una pertubazione del genere è normale, forse umano, che ci siano dei disservizi e delle difficoltà. Specie da noi, dove non siamo abituati a queste nevicate ed effettivamente, non siamo abituati neanche ad organizzarci in maniera efficiente, soprattutto in questi ultimi anni di bunga – bunga e               “bufera” politica.


Il freddo è di quelli che.. ghiacciano. Sta provocando danni e vittime anche nell’est europeo, dove i morti sono già oltre cento. E lì all'inverno siberiano sono abituati.  Vittime e disagi anche nella più evoluta ed efficiente Germania, della tanto citata cancelliera Merkel. Un bollettino meteo, che sa di guerra.